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I Cerchi di Luce

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I miei dipinti raffigurano quelli che io chiamo "cerchi di luce", dipinti a mano libera . La loro danza incessante disegna un pattern quasi ipnotico che vuole essere una breccia, un portale che schiude uno spazio alternativo abitato da un ricordo, un'emozione o un pensiero latente. 
È per questo che colloco i miei dipinti a metà tra realtà e immaginazione, in quello spazio tra veglia e sogno accessibile solo attraverso l’abbandono momentaneo del pensiero logico-razionale.
La mia intenzione è quella di provocare quel rapimento, quell’incanto che ci sorprende quando osserviamo i luccichii sulla superficie del mare, i corpuscoli di polvere che fluttuano in un raggio di sole o la luce che filtra da una crepa. Con la sovrapposizione degli strati di cerchi creo armonie di luce, colori e contrasti, nelle quali l'osservatore possa perdersi per raggiungere infine un lunare altrove. 
La tecnica che utilizzo per la realizzazione dei miei dipinti richiede molto tempo e così i cerchi di luce e le loro scie luminose diventano l’invito non declinabile ad allontanarmi dalle contingenze, abbandonando schemi logici e concezioni predefinite e a riflettere su nuovi significati.

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Flaminia Staderini: Il Viaggio Spirituale e Filosofico Attraverso l'Arte.

(di Loredana Triestin)


"L'arte, in tutte le sue forme, è una via attraverso la quale gli artisti esplorano l'essenza dell'umanità e le profondità dell'universo. Flaminia Staderini è una pittrice che intraprende questo viaggio in maniera unica, avvicinandosi alle frontiere della fisica quantistica con una tecnica pittorica precisa e dettagliata. Nelle sue opere, emerge una profonda riflessione di natura spirituale e filosofica, una fusione di pensiero e colore che trascende il semplice dipinto su tela.
Al centro delle sue opere si trovano i "cerchi di luce"; ognuno di essi unico e  affascinante. Questi cerchi bianchi, impeccabilmente delineati, sembrano essere i portali per una realtà alternativa. Ciascun cerchio, a sua volta, lascia una traccia di cerchi simili che si intrecciano e si sovrappongono, creando un balletto cosmico di connessioni e interazioni. Questo intricato disegno richiama alla mente il mondo della fisica quantistica, dove la realtà è molteplice e interconnessa, dove la luce può essere sia onda che particella.

In questo modo, Flaminia sfida la nostra percezione della realtà, portandoci verso una comprensione più profonda della complessità dell'universo.

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​​​​​Ma è il colore che avvolge questi cerchi che dà vita a una nuova dimensione. Nelle opere presentate, l'azzurro emerge come colore predominante, con tutte le sue sfumature e profondità. L'azzurro, spesso associato al cielo e al mare, diventa un simbolo di infinità e mistero. Le sfumature e la texture cromatica creano un effetto tridimensionale che cattura lo spettatore, trasportandolo in una dimensione diversa, quasi ipnotica. Attraverso il colore ci viene fatto l’invito a esplorare il concetto di infinito e a riflettere sulla natura dell'esperienza umana. Ogni cerchio bianco nelle opere di Flaminia Staderini è un portale potenziale verso un mondo nuovo e sconosciuto. Rappresentano la possibilità di esplorare realtà diverse e di sfidare le nostre concezioni predefinite.

Questi cerchi, in movimento apparente nell'etere, possono essere paragonati ai piccoli corpuscoli di polvere che danzano nella luce del sole, evocando una sensazione di meraviglia e mistero.
La tecnica utilizzata in queste opere richiede tempo e dedizione per essere realizzate ma il risultato finale è senza dubbio sorprendente. Sono creazioni che invitano a riflettere sulla complessità della vita, sulla nostra connessione con l'universo e sulla natura sfuggente della realtà. Attraverso l'arte, Staderini ci offre la possibilità di viaggiare in mondi sconosciuti e di esplorare le profondità dell'anima umana.
Il fisico quantistico David Bohm ha una volta affermato: nella realtà più profonda, tutti gli oggetti sono interconnessi, immersi in un oceano di energia invisibile e misteriosa. La separazione tra le cose è solo un'illusione della percezione umana. Queste parole di Bohm risuonano in modo potente quando si esplorano le opere di Flaminia Staderini. Attraverso la sua pittura, l'artista sembra catturare l'essenza stessa di questa connessione universale. I cerchi di luce rappresentano, in qualche modo, il tessuto stesso della realtà quantistica di cui Bohm parlava. Essi sono i punti di convergenza tra la materia e l'energia, la luce e l'oscurità, la percezione e l' illusione. La visione di Bohm sulla realtà come un insieme interconnesso di fenomeni è affascinante quando applicata all'arte di Staderini. I cerchi di luce, con le loro tracce che si intrecciano e si sovrappongono, evocano l'idea di una rete intricata di relazioni che definiscono il nostro mondo. Queste opere ci sfidano a guardare oltre la superficie delle cose e a riflettere sulla profonda interconnessione che permea la vita stessa.

Nella fisica quantistica, l'idea che tutto sia collegato è fondamentale. Le particelle quantistiche possono influenzarsi a vicenda anche a distanze incredibilmente grandi, sfidando la nostra comprensione tradizionale dello spazio e del tempo. In modo simile, le opere di questa artista ci invitano a considerare che, anche se sembrano essere semplici dipinti su tela, possono aprirci le porte a una realtà più ampia, dove le connessioni sono innumerevoli e sorprendenti. In questo dialogo tra l'arte di Flaminia e la visione della fisica quantistica di Bohm, emergono domande profonde sulla natura della realtà e sul nostro posto in essa.
Queste creazioni diventano una sorta di ponte tra il mondo artistico e scientifico, invitandoci a contemplare il mistero e la bellezza delle connessioni invisibili che permeano l'universo.".

 

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